1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. 2Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Bibbia CEI 2008) Matteo 6,1-4 La comunità in ascolto di Gesù è chiamata a vivere come il Figlio (5,1-12), dando testimonianza al mondo di una giustizia che nell’amore è capace di superare il legalismo farisaico (5,17-20). Ricordiamo che la giustizia cui sono chiamati i cristiani deve «superare», essere sovrabbondante, rispetto a quella degli scribi e farisei: «Si sono seduti sulla cattedra di Mosè e […] Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente» (cfr. Mt 23,1-7). All’elemosina Gesù lega la preghiera e il digiuno. Sembra di rileggere il profeta Isaia il quale ci ricorda che culto e digiuno gradito a Dio è sciogliere i legami iniqui, quelli che iniziano nel cuore e opprimono il povero (Is 58,6-8;Am 8,4-8).
Matteo 6,1-4
L'elemosina
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