Romani 5,1-11 - Giustificati per fede
Siamo in pace con Dio perché è riversata in noi la grazia della vita divina per l’amore gratuito del Padre verso i figli. Il suo amore fonda la speranza e annuncia la riconciliazione
Continua...11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.
13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?
A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Paralleli e rimandi
Sal 36,10 | Pr 10,12 | Is 2,2-5; 49,6; 58,1-12 | Mt 4,12-17; 5,45; 6,1; 7,21-23; 11,25-27; 13,18-23; 16,17; 13,28; 18,32; 21,28-32; 23,8-12; 25,25.31-46 | Mc 4,21; 9,49-50 | Lc 1,78-79; 6,22; 11,28-33; 14,34 | Gv 8,12; 9,5; 13,17; 15,18 | At 13,44-52 | Rm 2,19; 13,12 | 1Tm 6,3-5 | 2Tm 2,22-26 | 1Pt 2,19 | Ap 12,17
Il discorso della montagna (5,1-7,29) è aperto con le beatitudini. Ripetiamo qui i vv. 11-12 che chiudevano la sezione precedente, dato che mentre sono una beatitudine, allo stesso tempo aprono il discorso diretto ai discepoli. Sono un ponte tra i paragrafi. L’esaltazione di colui che è beato permette ai discepoli di riconoscersi in tutto l’elenco dei vv. 3-10; il «voi» che continua nei vv. 13-16 specifica la missione di chi segue Cristo con le metafore del sale, della luce e della città.
Il paragone tra il discepolo e la luce tenta di tradurre la somiglianza con Dio. Non l’identità o uguaglianza, ma la somiglianza nel senso della testimonianza. Fa interrogare, a duemila anni di distanza, come mai Gesù inviti a essere un segno di attrazione per il mondo, ma il mondo oggi tutto brama essere, meno che cristiano.
Gesù, luce del mondo (Gv 8,12; 9,5), ci invita ad abbandonare le tenebre per indossare gli strumenti della luce (Rm 13,12). Occorre dunque chiedere al Signore di saper essere testimonianza critica, discreta (sale) e profetica (luce). Egli è il «sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace» (Lc 1,78-79).
Siamo in pace con Dio perché è riversata in noi la grazia della vita divina per l’amore gratuito del Padre verso i figli. Il suo amore fonda la speranza e annuncia la riconciliazione
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