Il discorso che abbiamo iniziato a commentare (vv. 14-21, 22-28 e 29-36) è pronunciato da Pietro, portavoce della la comunità. È una testimonianza su Gesù, la sua signoria e la salvezza. La glorificazione di Gesù ha superato la forza distruttiva della croce (v. 36) e riempie di gloria, attraverso il dono dello Spirito, anche i credenti in lui. Il dono dello Spirito promesso dai profeti (Gl 3,1-5; Is 2,2), ed è riversato su Cristo (Mt 4), sui discepoli e ora è anche per chi ascolta.
Il v. 36 recita un’accusa “voi l’avete crocifisso”. Ma Pietro non sta parlando anche a forestieri a Gerusalemme per la festa? Il suo discorso è un’annuncio missionario verso tutto il mondo e le dimostrazioni bibliche a sostegno della sua testimonianza, insegnano ciò che è riassunto nel versetto finale (36), ovvero che Gesù è signore (Sal 110) e Cristo (Sal 16).
Come per il primo annuncio (2,1-13), anche qui leggiamo che c’è interazione con gli ascoltatori. La prima volta i discepoli erano stato accusati di essere ebbri, ora invece si chiede agli stessi come cambiare vita (v. 37). Interessanti alcune espressioni:
- "Si sentirono trafiggere il cuore": il messaggio di Pietro e degli altri arriva al centro. Il cuore è il centro del vivere.
- Pietro dichiara con due imperativi “convertitevi e salvatevi” (38; 40) che è necessario cambiare vita, dare al cuore un centro nuovo.
- Il Battesimo da riceve è “nel nome di Gesù”, poiché anche altri gruppi giudaici lo amministravano (tra cui Giovanni Battista Mt 3,13-17; Mc 1,9-11; Lc 3,21-22).
- “Per voi è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani”; se nel v. 36 poteva destare stupore che Pietro mettesse tra gli uccisori di Gesù anche gente ignara del fatto, ora comprendiamo che non si tratta di una colpa materiale, ma esistenziale. Voglio dire che nella comune appartenenza a Davide, il popolo di Israele si riconosce erede della promessa. Allo stesso modo, nella comune mortalità creaturale, ognuno può riconoscere il segno della promessa di salvezza eterna decretata dalla risurrezione di Cristo che va ben oltre i confini di popolo!
In conclusione: il Battesimo cui Pietro esorta è nel nome di Gesù poiché solo in lui, Signore e Cristo, c’è salvezza (At 4,12), nel suo nome (Gl 3,5; At 2,21), garanzia di morte alla vita vecchia e rinascita alla nuova (Gv 3 Nicodemo; Rm 6,1-8; Col 3,8-10; Ef 4,22 Paolo). La promessa (ricerca etimologica mia) è la parola dal presente gettata verso il futuro (pro-avanti+mitto-inviare); come Gesù era la parola di speranza per gli Israeliti da Davide in poi, così lo è lo Spirito per ogni credente e grazie al Battesimo ogni credente è fatto promessa per la creazione (Rm 8,18-19).
Paralleli e approfondimenti
- Battesimo di Giovanni (Matteo 3; Marco 1, Luca 3)
- Dio promette lo Spirito e rinnova (Ezechiele 36,24-28)
- Nel nome (Gioele 3; Atti 4)
- Il Battesimo fa morire l’uomo vecchio (Romani 6 e in più Colossesi 3 ed Efesini 4)
- Il Battezzato è una promessa per la creazione (Romani 8)