Fragilità che rafforza - Solennità del Corpo e Sangue di Cristo - anno A

Fragilità che rafforza - Solennità del Corpo e Sangue di Cristo - anno A

Sul sito è presente il commento alle pericopi di questa Domenica così distribuito:

1° lettura Deuteronomio 8,2-3.14b-16a ➜ Dt 8,1-5  -  Dt 8,11-20
Salmo responsoriale 147 ➜ Sal 147
2° lettura 1Cor 10,16-17 ➜ 1Cor 10,14-22
Vangelo Giovanni 6,51-58 ➜ Gv 6,48-59

Commento breve:

Fragilità che rafforza


La solennità del Corpo e Sangue di Cristo ci parla del vigore che il Padre dona a ciascuno di noi nella comunione con il Figlio. Nella manna dei padri di Israele, Cristo era prefigurato; ora lo conosciamo come vero pane che dà vita in eterno. È lui che nutre, difende e sostiene nel cammino verso la patria celeste.


Fragilità

Nell’esperienza del deserto gli Israeliti sperimentano la provvidenza di Dio (1° lett). È terribile e spaventoso il viaggio che hanno compiuto, ma sono arrivati alle soglie della terra promessa, a breve passo dal Giordano. Grazie a chi? Al vigore dei cavalli? Alla forza dell’uomo? (Salmo) Grazie alla cura amorevole del Padre, che in segni fragili si è fatto sostegno del cammino. È fragile la manna, cibo misterioso sufficiente per un giorno. È fragile la comunità di Corinto, divisa sulla questione della comunione con gli idoli o con Cristo (2° lett). È fragile la carne di Gesù, offerta sulla croce, assunzione di ogni estrema fragilità umana.


Vigore

Israele non manca del necessario perché Dio è fedele e quotidianamente disseta e sfama. I primi cristiani sono rinvigoriti dalla comunione eucaristica che li fa diventare uniti. Viviamo il quotidiano spesso sperati, ma siamo un unico corpo in Cristo, grazie alla comunione all’unico pane consacrato. Il vigore e la forza vengono da Cristo che per dare vita, offre la propria vita.


Pane vivo per chi?

La debolezza della nostra carne è fortificata dal vigore di Cristo. Tutto il quotidiano è trasformato quando ci comunichiamo di lui. Ma il pane vivo (Vangelo) per chi è offerto? A chi da vigore? Cristo si lascia mangiare quando ascolta, guarisce, libera, insegna, sostiene, benedice e muore. Ora continua l’offerta di Cristo sull’altare e nei fratelli fragili. Tu ascolti Cristo e tuo fratello? Tu hai cura di tua sorella, che come te cerca Cristo? Tu liberi gli oppressi e consoli gli afflitti per i quali Cristo ha offerto se stesso? Il pane è vivo per me che comunico all’altare. È vivo anche per mio fratello e mia sorella che attendono nella propria fragilità il vigore di Dio. Vuoi scegliere la gioia della comunione con Cristo?


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