Paralleli e rimandi:
Es 24 | Dt 7,6 | Gb 33,4 | Sal 62,11; 115; 135 | Sap 14,8 | Sir 10,12; 18,13 | Is 40,11 | Ger 10,3; 31,10; 43,12 | Ez 34,12 | Mt 6,21 | Rm 8
Il cap. 8° è parte del secondo discorso di Mosè. Egli richiama all’alleanza e alla fede, insistendo sulla fedeltà di Dio. Essere fedeli è una risposta all’amore divino. Dopo aver descritto il deserto come tempo di prova e la bontà della terra che stanno per ricevere, Mosè mette in guardia gli Israeliti perché non cadano nell’errore di dimenticare il Signore. Dovranno evitare due pericoli: la superbia e l’idolatria.
Alcune note di riflessione su questi versetti.
Oggi è donata anche a noi questa Parola, che nello Spirito Santo è Dio stesso che mi parla. Non è un testo di pietra, ma parola dello Spirito al cuore (Rm 8). Lo stesso Spirito che ha creato e come soffio mi fa vivere (Gb 33,4).
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
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