Nel capitolo 8° leggiamo della diffusione della Chiesa in Samaria. Evangelizzatore è Filippo (non è chiaro se l’apostolo o il diacono). In questi versetti è introdotta la figura di Simone il mago; ritornerà nei vv. 18-25.
Alcune parole chiave.
- Mago/magia - la descrizione di Simone è di un illusionista o ammaliatore dalle prodezze inspiegabili per la gente. È un uomo incentrato sull’idolo di se stesso e la sua proposta non contempla altro che la venerazione di sé. Leggiamo che dalla regione andavano a lui, certamente convinti di poter trovare salvezza dai mali o presagi sul futuro. Nella Scrittura i maghi e la magia sono svelati come illusori e vacui, senza consistenza. Tre riferimenti (tra tanti):
- AT: in Esodo i maghi del faraone (Es 7,11); tentano di ostacolare Mosè e i prodigi del Signore, ma si rivelano inconsistenti davanti alla vita e alla morte.
- Vangelo: il Diavolo tenta Gesù perché compia gesti magici (pane, gettarsi), insinuando di non essere Figlio o che il Padre non ne abbia cura (Mt 4,6; Lc 4,3).
- Atti degli Apostoli: un altro mago è in 13,8 e Paolo ne smaschera le intenzioni.
- Potenza detta Grande - questo linguaggio è tipico di filosofie locali del tempo per cui Simone veniva considerato illuminato o abitato da una parte di divinità.
- Filippo - l’opera di Filippo per un primo tempo è parallela a quella di Simone, poi la gente sceglie chi seguire. Cosa annuncia Filippo? Il futuro? Cosa compie? Trasforma la materia? Niente di tutto questo. Annuncia il regno di Dio e il nome di Gesù. Due note a questa attività:
- Nel nome di Gesù battezza, come Pietro aveva invitato a Pentecoste (2,38).
- Il nome di Gesù è l’oggetto dell’annuncio come in 5,42 e in entrambi i casi le missioni sono successive a periodi di persecuzione. Si realizza la parola di Gamaliele: “se l’opera è di Dio non riuscirete a distruggerli” (5,38-39).
In questi pochi versetti è interessante notare come Simone accentri l’attenzione su di sé, Filippo su un altro (Gesù). Simone ammalia con prodezze, Filippo dà testimonianza della grandezza di Gesù. Simone cerca l’approvazione e che la gente dipenda da lui, Filippo offre una strada da percorrere (verso il regno) e la libertà.
Quante parole ammalianti e quante felicità a basso sforzo ci vengono proposte come risolutive e poi non sono altro che spreco di energie e vuoto di senso?
Noli foras ire, in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas. Et si tuam naturam mutabilem inveneris, trascende et teipsum. Illuc ergo tende, unde ipsum lumen rationis accenditur. (Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell'uomo interiore abita la verità. E se scoprirai mutevole la tua natura, trascendi anche te stesso. Tendi là dove si accende la stessa luce della ragione. - De vera religione. 39, 72; Agostino).
Dio è la verità. Chi cerca la verità cerca Dio, che lo sappia o no (Edith Stein).
Paralleli e approfondimenti
- Maghi e magie (Esodo 7,11; Levitico 19,26; 2Cronache 33,6; Isaia 47,9; Atti 13,8)
- Nel nome di Dio e Gesù (Geremia 14,9; Atti 2,38)
- Gamaliele (Atti 5,38-39)