Il cap. 8° è parte del secondo discorso di Mosè, in cui richiama all’alleanza e alla fede, insistendo sulla fedeltà di Dio. Essere fedeli è dunque una risposta all’amore di Dio. La terra che stanno per ricevere gli Israeliti è ricca, fertile e accogliente.
Alcune note di riflessione su questi versetti.
Penso alle parole di Gesù nel discorso della montagna quando guarda i gigli del campo e gli uccelli del cielo e invita a non temere per il domani (Mt 6,25-34). La terra in cui Dio mi fa entrare è sia il mio quotidiano, sia il futuro che ancora non conosco. Osservare i suoi comandi è camminare nella direzione che Lui prepara per me e che so essere buona. La buona terra in cui mi conduce è la gioia quotidiana, la serenità del figlio tra le braccia della madre. Benedirlo è amarlo con tutto il cuore, servirlo e insegnare agli altri a fare altrettanto.
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
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