Israele è un popolo consacrato al Signore, legato da alleanza come un matrimonio di fedeltà. Non deve votarsi ad altri idoli, anzi deve distruggere ogni segno di idolatria e non contaminarsi con i popoli stranieri per non seguirne le usanze e la fede.

Mosé avverte gli Israeliti perché non dimentichino mai il Signore e le sue opere. La superbia e l'idolatria sono due pericoli da cui salvarsi per non perdere il bene che può venire da Dio soltanto: la vita.

Mosè invita gli Israeliti alla fedeltà perché Dio è fedele. La terra che stanno per ricevere è una "buona terra", che fa vivere ed è una piccola immagine di paradiso. Per il proprio bene è necessario seguire Dio, unico pastore.

Mosè invita il popolo a scrivere fisso nel cuore la memoria della cura del Signore verso i suoi figli. La memoria del deserto è il ricordo del padre amorevole che corregge, nutre e accompagna. Dio è per loro. Egli fa vivere davvero.

Oggi vive in me la Trinità perché guardo la croce: lì Dio ama il mondo. La montagna. L’insuccesso. La folla. La croce. Il silenzio. La donazione. Amore estroverso che attira.