Deuteronomio 7,1-6 Alleanza sponsale con Dio

Deuteronomio 7,1-6 Alleanza sponsale con Dio

Deuteronomio 7,1-6
Alleanza sponsale con Dio


1 Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà introdotto nella terra in cui stai per entrare per prenderne possesso e avrà scacciato davanti a te molte nazioni: gli Ittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te, quando il Signore, tuo Dio, le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio. Con esse non stringerai alcuna alleanza e nei loro confronti non avrai pietà. Non costituirai legami di parentela con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, perché allontanerebbero la tua discendenza dal seguire me, per farli servire a dèi stranieri, e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto vi distruggerebbe. 5 Ma con loro vi comporterete in questo modo: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete i loro idoli nel fuoco. Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore, tuo Dio: il Signore, tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla terra.
(Bibbia CEI 2008)

Commento:

Deuteronomio 7,1-6


Il cap. 7° è parte del secondo discorso di Mosè. Il Signore sta per introdurre il popolo eletto nella terra promessa e Mosè mette in guardia dal pericolo di contaminarsi con gli idoli stranieri. Gli Israeliti dovranno votare allo sterminio ogni traccia di idolatria.

Alcune note di riflessione su questi versetti.

  • Azione di Dio. Il Signore ha guidato il popolo per il deserto, fino alle soglie della terra promessa. Le sue azioni sono: introdurre nella nuova terra, scacciare i popoli preesistenti, mettere in potere degli Israeliti ogni cosa. La lista di popoli che leggiamo in questi versetti è abbastanza ricorrente; serve a sottolineare che nessun popolo può contrastare la decisione del Signore. Durante il viaggio Dio ha creato il suo popolo (scelto, formato e consacrato - vv. 6-8) e ora gli dona una terra, scacciando le “sette nazioni potenti” (At 13,19) che la abitano. Erano davvero potenti queste popolazioni? Non si tratta di popoli famosi per essere dediti all’arte della guerra. Bisogna riconoscerlo. È però vero che Israele ha vissuto una lunga situazione di precarietà e nomadismo nel deserto, per cui ogni città cinta di discrete mura poteva apparire una fortificazione inviolabile.
  • Alleanza e matrimonio. Israele non deve dimenticare Dio che lo ha custodito e condotto fino alla terra promessa. Essi sono legati da un’alleanza che è matrimonio. Ciò che il Signore ora chiede è di “votare allo sterminio” tutti i segni dell’idolatria: altari, stele, pali sacri e idoli. Il comando è unito al consiglio di non unirsi in matrimonio con le donne locali, affinché gli uomini non siano deviati e si pervertano ad altri dèi. L’argomento è tipico dell’epoca di scrittura del testo che è di molto successivo agli eventi narrati (riforma di Giosia tra il 640 e il 609 a.C.). In Esodo abbiamo letto che Dio si presenta come Geloso e considera prostituzione il volgersi a divinità false, diverse da Lui. Votarsi all’idolatria è peccato (Es 23,32-33) e fa vivere una comunione che da la morte e non la vita. In che senso la morte? Nel senso che Dio è vivo e può far vivere di Lui. Gli idoli sono falsi, sordi, ciechi, muti (Sal 115) e vuoti: che vita possono dare se non ne hanno in se stessi? Anche San Paolo avverte i Corinzi (1Cor 10) del pericolo mortale della comunione con le divinità che non sono Dio.
  • Sterminare. Dio non ha comandato di sterminare gli abitanti, solo di non mischiarsi. Purtroppo l’infedeltà sarà la loro causa di peccato. Non riusciranno a resistere al fascino dei matrimoni con la gente del posto e peccheranno, votandosi alle divinità straniere. Peccheranno gli uomini comuni del popolo (Sal 106,34-49 e Gdc 3,5-6) e purtroppo anche il re Salomone in vecchiaia (1Re 11,1-2).

L’azione di Dio, l’alleanza e lo sterminio sono tre temi che ci portano a quanto leggiamo in conclusione e approfondiremo nei prossimi versetti: l’elezione di Israele. Perché Dio sceglie questo popolo e lo riserva per sé così gelosamente? Cosa vuol fare di loro e ora anche di noi che leggiamo la sua Parola e comunichiamo ai sacramenti?


Sette nazioni (Gen 15,20; Es 3,8.17; 34,11; Gs 3,10; 9,11; Gdc 3,5; 1Re 9,20; Esd 9,1; Ne 9,8; 2Cr 8,7; At 13,19) - Alleanza sponsale (Dt 10,15; Is 54,4-10; 62,4; Ez 16,8; Os 2,21) - gelosia di Dio (Es 20,3-5; 34,14; Dt 4,24; 32,21; Gs 24,19; 1Re 14,22; Ez 8,3; Sof 1,18; Gl 2,18; Na 1,2; 1Cor 10,22; Eb 12,29; Gc 4,5)


Deuteronomio 7,1-6 Alleanza sponsale con Dio

Israele è un popolo consacrato al Signore, legato da alleanza come un matrimonio di fedeltà. Non deve votarsi ad altri idoli, anzi deve distruggere ogni segno di idolatria e non contaminarsi con i popoli stranieri per non seguirne le usanze e la fede.

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