Paralleli e rimandi
Gen 7,4; 8,6; 50,3 | Es 16,35; 24,18; 34,28 | Nm 13,25 | Dt 2,7 | 2Sam 5,4 | 1Re 19,8 | Sal 95,10 | Is 44,3 | Ez 11,19; 36,26 | Gl 3,1 | Am 2,10 | Zc 12,10 | Mt 4,1 | Mc 1,15 | Lc 3,16; 4,2; 9,2; 11,20 | Gv 14,15; 15,26 | At 11,16; 13,31 | 1Tm 4,14
Siamo nell’introduzione degli Atti. Questi versetti e 1,1-2, costituiscono la cerniera con il Vangelo di Luca. Protagonista è Gesù che si mostra vivo ai discepoli per quaranta giorni, istruendoli «sulle cose riguardanti il regno di Dio» (v. 3), ordinando di restare a Gerusalemme finché non si fosse compiuta la promessa del Padre (v. 4), ovvero il dono dello Spirito Santo (v. 5). Alcuni punti chiave:
Cosa insegna il testo? Qualunque tempo della vita si stia vivendo, è importante saper stare nella propria Gerusalemme, cioè nel centro in cui si è scoperto il Signore vivo nella propria vita. La memoria come attività del cuore è esercizio di salvezza se unita costantemente a Parola e preghiera. Lasciarsi istruire per un tempo significativo è preparare il cuore allo Spirito che consola, conforta e guida (Lc 3,16; At 11,16)
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
Continua...