1 Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio lasciarvi nell'ignoranza. 2 Voi sapete infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare senza alcun controllo verso gli idoli muti. 3 Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l'azione dello Spirito di Dio può dire: "Gesù è anаtema!"; e nessuno può dire: "Gesù è Signore!", se non sotto l'azione dello Spirito Santo.
I capitoli 12-14 di questa lettera sono dedicati alla riflessione sullo Spirito Santo e i suoi doni. I doni dello Spirito sono segno della gratuità di Dio per l’edificazione della comunità. Alcuni pensano di poterne approfittare per un vanto personale, ma non viene da Dio un simile desiderio. Lo Spirito di Dio è verità e fa riconoscere anzitutto la grandezza del Signore, per questo tutto è per la sua lode.
Alcuni punti di riflessione da questi versetti introduttivi.
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
Continua...