Pentecoste anno A - Gratuita ricchezza

La Pentecoste è il mistero della ricchezza riversata in abbondanza sulla povertà, senza che questa chieda nulla in cambio. La ricchezza è Dio stesso che si china a toccare l’uomo per innalzarlo a Sè e il dono è gratuito perché vive nella libertà della persona.

Passaggi

L’uomo vive essenzialmente delimitato da confini di spazio, tempo e relazioni. Per quanto possa arricchirsi di doni (2° lett) non sarà mai grande come Dio, se non è Dio stesso a sollevarlo verso Sè. Ecco che nella Pentecoste viviamo il passaggio di Dio verso ciascuno di noi, nello Spirito che è nuovamente “insufflato” come nel giorno della creazione (Vangelo). Di contro si realizza anche la salita verso Dio grazie al dono dei carismi che fortificano la fede ed edificano la comunità (2° lett).

Cosa fa il dono dello Spirito?

Lo Spirito che scese a Pentecoste a Gerusalemme (1° lett) entrò nel cuore di ciascuno secondo la disponibilità personale, realizzando cose prodigiose. Chi riusciva a parlare per farsi intendere in altre lingue e chi riusciva a interpretarle. È il ricomponimento della dispersione di Babele, superamento dell’arroganza primordiale e segno dell’universalità della missione. Lo Spirito opera l’unità per la salvezza personale e comunitaria.

È ancora Pentecoste?

Oggi è ancora Pentecoste quando Spirito Santo opera secondo la libera donazione di ciascuno di noi. Perché questo accada non è necessario fare miracoli, profezie o altri segni appariscenti. Per comprenderlo è sufficiente guardare Maria che domani contempleremo Madre della Chiesa. Qual è stato il suo carisma? Lei che è la piena di grazia, la tutto-carisma, quale dono speciale ha vissuto? Umiltà, fede, obbedienza, silenzio e carità. Discepola di santità, ne è anche vera maestra.

Ecco che oggi è ancora e sempre Pentecoste quando costruisco fraternità, quando insegno la via verso Gesù, quando la gioia del Vangelo è la mia sola ricchezza. Gratuita. Vera. Per tutti.