15E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Paralleli e rimandi
Gb 40,14 | Sal 16,8; 60,7; 110,1 | Mt 4,3.23; 5,4; 11,29; 13,58; 26,68; 27,40 | Mc 1,1; 14,62 | Lc 9,31; 24,51 | Gv 6,62; 13,1; 14,28; 20,17 | At 1,2.9-11; 2,33-34; 8,29.39; 10,19; 11,12; 13,2; 16,6; 20,23 | Ef 1,20; 4,8 | Fil 2,9 | Col 3,1| 1Tm 3,16 | Eb 1,3.10; 7,25; 10,12; 12,2 | 1Pt 3,22 | Ap 3,21
Chiusura canonica del secondo Vangelo è l’Ascensione di Gesù, alla quale segue il tempo della prima testimonianza cristiana. In questi versetti si narra la scomparsa terrena del Risorto alla quale non segue un’assenza, bensì una nuova forma di presenza. L’autore racchiude in brevi versetti il motivo di tutto il Vangelo che è consegnare la fede in Gesù, Cristo, Figlio di Dio (Mc 1,1). Colui che dal cielo è disceso è ora asceso, aprendo per l’umanità la porta del cielo.
L’Ascensione è uno dei misteri più affascinanti. Chi desidera conoscere Dio, deve incontrare Gesù, imparare a «cercare e trovare Dio in tutte le cose» (Ignazio di Loyola). L’umanità ora presente nella Trinità è garanzia del desiderio di Dio affinché io sia in cielo. Ecco perché insegna il Messale che Cristo «ci ha preceduti nella dimora eterna, per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria» (Prefazio di oggi).
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
Continua...