Nei cap. 3-11 è protagonista il re Salomone, figlio e successore di Davide. Per la saggezza e sapienza diventa famoso oltre i confini del regno. Paralleli di questi versetti sono 2Cr 1,3-12 e Sap 7,6-13; 9,1-12. Nelle Cronache leggiamo molte somiglianze, pur nella differenza di stile; invece nella Sapienza si ripropone più estesamente la preghiera di Salomone. Il testo della Sapienza sembra come un ricordo (Sap 8,19-21) di chi, tornando sull’evento passato, desidera metterlo per iscritto. Tutti e tre i testi ci insegnano un atteggiamento fondamentale nel rapporto con Dio: l’ascolto quale base del dialogo e dell’accoglienza reciproca tra Dio e l’uomo.
La ricompensa supera la preghiera e le aspettative: Salomone ha chiesto per il bene del popolo e Dio benedice il popolo intero nell’abbondanza concessa al re.
Paralleli e approfondimenti
Cuore secondo Dio: 1Sam 13,14; 1Re 8,61; 1Cr 22,19; 2Cr 15,12; 16,9; Sal 33,15; 37,31; 51,12; 119; Pr 23,15; Ger 3,15; Mt 5,8; 11,29; At 13,22; Rm 5,5; 2Tm 2,22.
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
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