Salmo 4

Fiducioso mi fai riposare

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Fiducioso mi fai riposare

1 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Di Davide.

2 Quando t'invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell'angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.

3 Fino a quando, voi uomini, calpesterete il mio onore,
amerete cose vane e cercherete la menzogna?

4 Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.

5 Tremate e più non peccate,
nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore.

6 Offrite sacrifici legittimi
e confidate nel Signore.

7 Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».

8 Hai messo più gioia nel mio cuore
di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza.

9 In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.

© Testo a cura della CEI consultabile su bibbiaedu

Paralleli e rimandi:
Es 33,20 | Nm 6,25-26 | Dt 8,3 | Tb 3,17 | Gb 29,3 | Sal 3; 23; 27,1; 36,10; 43,3; 51; 89,16; 90,8; 104,2; 118,27; 139 | Sap 7,26 | Sir 50,29 | Is 2,5 | 60,1.19 | Bar 4,2; 5,9 | Os 6,5 | Mi 7,8 | Mt 4,4 | Lc 1,78; 4,4 | Gv 8,12; 9,5; 12,35 | At 9,3; 22,6; 26,13 | 1Tm 6,16 | Gc 1,17 | 1Gv 1,5

Il Salmo 4 è nella prima parte di cinque del libro dei Salmi. L’orante invita a guardare se stessi nella verità, per rinnegare la via del male e convertirsi al Signore. Egli si rivolge a tutti gli uomini (v. 3), dunque non a una assemblea liturgica o al popolo d’Israele in generale. Per dare forza alla comunicazione, racchiude l’invito al ravvedimento e alla conversione tra due invocazioni al Signore che fanno da apertura e chiusura. Secondo i destinatari delle parole, suddivido il Salmo e commento:

  • Il v. 1 nota salmo da cantare con accompagnamento musicale a corda.
  • Il v. 2 invocazione. Il salmista si rivolge al Signore dichiarando di essere stato già ascoltato e risollevato dall’angoscia. Certo dell’ascolto da parte di Dio, eleva questa supplica in cui inviterà tutti gli uomini a ravvedersi dal proprio male.
  • I vv. 3-6 Esaminate il vostro cuore. Il male che gli altri commettono è accennato: calpestare l’onore, seguire la vanità e cercare la menzogna. Tutte queste cose sono male agli occhi di Dio e rendono l’uomo sordo alla sua voce. Il Signore ascolta il suo fedele, ma i malvagi non intendono il linguaggio di Dio. È necessario dunque convertirsi. L’occasione è la notte quando il dialogo può avvenire nel segreto della coscienza e del cuore. Se il salmista dice che quest’operazione interiore va fatta di notte, è perché è il tempo in cui si è costretti a fermarsi dal lavoro, dalle vanità e dall’inseguire gli idoli. Nella notte tutto è buio e ognuno è solo con se stesso. Nella notte non si può camminare, ma ci si può fermare per ristorare il corpo con il riposo e l’animo con la preghiera. Esaminare il cuore vale a dire valutare e giudicare tutta la propria vita, giacché il cuore rappresenta tutto l’uomo.  
  • Il v. 7 La luce del tuo volto. Le parole sono già rivolte al Signore, ma come un’offerta o un’intercessione per quanti devono convertirsi. A Dio si chiede di mostrare la luce del volto. Non si dice «il volto» perché nessuno può vederlo in questa vita senza morirne (Es 33,20), ma si dice «la luce del volto» perché è altrettanto vero che nessuno può restare in vita senza la sua benedizione (Nm 6,25-26); la luce indica la grazia che viene da Lui e dunque la benedizione.
  • I vv. 8-9 Hai messo gioia. La contrapposizione gioia nel cuore e vino/grano nei granai esprime come la benedizione della presenza di Dio valga più di tutti i beni della terra. I frutti del suolo in abbondanza sono sempre interpretati come benedizione divina, ma nulla valgono davanti a Dio stesso. Questo fa venire in mente la risposta di Gesù al tentatore per cui l’uomo vive anzitutto del Verbo di Dio (Dt 8,3 cit. in Mt 4,4; Lc 4,4).

Il Salmo è proposto dalla liturgia del breviario nella Compieta dopo i primi vespri delle Domeniche e delle solennità. Il legame con la preghiera della sera è favorito dal versetto finale per cui il salmista afferma di riposare nella serenità perché sa di essere custodito da Dio. Anch’io recitando queste parole per affidare al Signore, posso affidare sia il mio riposo, che l’esame di consapevolezza e conversione della mia vita.


Paralleli e approfondimenti

  • Salmi paralleli: Sal 3; 23; 51; 139; 
  • Luce di Dio: Tb 3,17; Gb 29,3; Sal 27,1; 36,10; 43,3; 89,16; 90,8; 104,2; 118,27; Sap 7,26; Sir 50,29; Is 2,5; 60,1.19; Bar 4,2; 5,9; Os 6,5; Mi 7,8; Lc 1,78; Gv 8,12; 9,5; 12,35; At 9,3; 22,6; 26,13; 1Tm 6,16; Gc 1,17; 1Gv 1,5.

Quando si usa nella preghiera questo testo?

Nella liturgia questo brano lo troviamo:
Nel Breviario (numerazione 4):
  • Compieta dopo i primi vespri delle Domeniche e delle Solennità

In altri riti:
  • ...
TAg di riflessione e commento
  • Invocazione
  • Convertirsi
  • Esame di coscienza
  • Consapevolezza
  • Luce
  • Volto di Dio
  • Gioia
  • Sicurezza
  • Riposo
  • Dormire
  • Benedizione

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