Paralleli e rimandi:
Dt 5,5; 30,13 | 1Sam 3 | 1Re 6,12; 17,24; 18,1 | Sap 7,27 | Is 2,3; 48,20; 55,11 | Ger 1,12; 23,28 | Ez 37,4 | Os 4,1 | Mi 4,2 | Mc 9,43-48 | Lc 8,11 | Gv 8,37 | At 6,7; 12,24; 13,49; 19,20 | Rm 9,6 | 1Cor 2,4 | 1Ts 1,8 | 2Ts 3,1 | 2Tm 2,9 | Eb 4,12; 12,3 | 1Gv 2,14 | Ap 21,1
I versetti in questione sono la chiusura di tutto il libro canonico del profeta Isaia. I precedenti vv. 5-18a avevano teologicamente e spiritualmente completato il Trito-Isaia con i temi del ritorno, della gioia e della maternità/paternità di Dio.
I vv. 22-24 hanno un sapore tutto escatologico. I cieli nuovi e la terra nuova sono il luogo e il tempo di Dio, che egli prepara per l’eternità beata con Lui. È ciò che Pietro ha riconosciuto come l’anelito profondo del cuore del discepolo. È ciò che spinge l’uomo e la donna di Dio a vivere nella giustizia in questo mondo (2Pt 3,13). Essi sono anche ciò che l’Apocalisse tenta di descrivere nella visione della Gerusalemme che viene dal cielo (Ap 21,1). Opera dell’azione dello Spirito di Dio è rinnovare continuamente e formare così l’accoglienza di Dio nel cuore dei figli (Sap 7,27) e in tutta la creazione (v. 23).
Il v. 23 ha un linguaggio più liturgico e riferendosi allo scorrere del tempo (da un novilunio e da un sabato all’altro) indica anche la storia come luogo assunto e redento da Dio. Nell’incarnazione di Gesù scopriamo che questa parola si è realizzata pienamente e il pro nobis di tutta la sua vita è ciò che da forza alla nostra speranza di salvezza (Eb 12,3).
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
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