Paralleli e rimandi:
2Cr 36,22; Esd 1,1; 2Mac 2; 15,14-15; Sir 49,7; Bar 5; Dn 9,2; Mt 2,17; 16,14; 27,9.
L’introduzione del libro di Geremia contestualizza la predicazione del profeta. In questi versetti il redattore colloca l’opera dell’uomo di Dio in una storia dai confini precisi. Il testo di Geremia è stato tramandato in due versioni, greca ed ebraica che - nonostante le differenze - ci consegnano l’opera del profeta come una delle più estese (è il testo più lungo dell’AT), grandi (insieme ad Isaia ed Ezechiele) e fondamentali (tocca molte delle questioni fondanti della teologia di Israele come l’Alleanza, l’idolatria, le deportazioni, il ritorno e il senso della storia).
Anche al di fuori di questo libro troviamo parole di Geremia (2Cr 35-36) e richiami nel NT nel Vangelo di Matteo (2,17; 27,9).
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
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