Paralleli e rimandi:
Gen 2,4b | 2Mac 7,28 | Sal 8; 19; 74; 89; 136; 148 | Qo 11,5 | Sap 1,14; 9,1; 11,17; 13,3 | Sir 42,15-43,33 | Is 40,26; 42,5 | Am 4,13 | Zc 14,7 | Mc 16,1-8 | Gv 1,3; 17,5 | At 4,24 | Col 1,16 | Ap 10,6; 22,5
L’opera creatrice di Dio avviene attraverso la Parola. Egli parla e le cose sono. Le azioni di Dio dicono la superiorità sulla creazione e la dipendenza di questa dal Signore, unica origine. L’autore ci consegna una chiara idea su Dio Creatore, fonte della vita, della bellezza, dell’armonia e della bontà. Ciò che leggiamo è una catechesi su Dio attraverso ciò che Egli fa. Dalle azioni si può, in qualche modo, risalire a chi Egli sia in se stesso, pur mantenendo la distanza abissale del mistero.
Se Dio parla e il creato esiste, è vero anche il contrario, ovvero che tutta la creazione parla di Dio e rimanda a Lui. È necessario uno sguardo contemplante perché anche noi possiamo riconoscere la paternità e maternità di Dio su noi stessi e il mondo intero. La creazione è un dono di Dio ed è continua perché sempre siamo mantenuti nell’essere da Lui. In questo senso essa è anche vocazione. Infatti, se da Lui abbiamo la vita, in Cristo ci è svelato che sarà vita per sempre. Il «giorno uno» della creazione coincide con il «giorno uno» della ri-creazione, la Pasqua del Signore (Mc 16,1-8).
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
Continua...Nel testo c'è un errore... segnala inviando una mail