I cap. 32-34 narrano della rinnovazione dell’alleanza (cap. 34), dopo l’idolatria del vitello d’oro (cap. 32). Protagonista è Dio che chiama Mosè sul Sinai per donare nuovamente le parole. Senza i settanta anziani, né aiutanti, Mosè deve salire solo.
Alcune note di riflessione su questi versetti.
L’alleanza rinnovata è un dono della misericordia di Dio. Mosè, rappresentante del popolo, è l’amico di Dio (33,11), conosciuto per nome (espressione che dice intimità) e intercede per la salvezza dei suoi fratelli. Dio è il misericordioso e pietoso, ricco di amore e fedeltà (34,6) che vive di un forte desiderio di comunione con il suo popolo. Per questo perdona e offre nuovamente l’alleanza. Già vigeva l’alleanza con Abramo (Gen 12). Ora, invece di un singolo, Dio sceglie un popolo, in mezzo a tutti i popoli (Dt 4-7) da condurre come un padre fa con il figlio (Dt 8), affinché questo sia segno dell’amorevole cura di Dio per tutta l’umanità.
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
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