La discordia tra i cristiani è una ferita viva e sanguinante del corpo di Cristo che è la Chiesa. È con questa consapevolezza che l’autore invita a ricevere, costruire e mantenere l’unità. Essa è certamente un dono dello Spirito, ma richiede anche la fattiva collaborazione d’amore di ogni cristiano. Leggiamo dunque, in questi versetti, del male della divisione e della sua cura: uniti nella fede come Dio è Uno.
Questa riflessione sull’unità fu storia concreta nel vivere comunitario della prima chiesa apostolica: «erano un cuore solo e un’anima sola» (At 4,32). Oggi è sempre possibile il sogno dell’unità, se riconosco la mia creaturalità come il dono del Padre che chiama figlio suo me e ogni fratello e sorella accanto a me.
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
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