Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l'ordine di Melchìsedek.
7Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. 8Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì 9e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, 10essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchìsedek.
11Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire. 12Infatti voi, che a motivo del tempo trascorso dovreste essere maestri, avete ancora bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi delle parole di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. 13Ora, chi si nutre ancora di latte non ha l'esperienza della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino. 14Il nutrimento solido è invece per gli adulti, per quelli che, mediante l'esperienza, hanno le facoltà esercitate a distinguere il bene dal male.
Paralleli e rimandi:
Es 28-29 | Lv 8-10 | Sal 2; Sal 110 | At 2 | Eb 7 | 1Pt
Siamo al punto di svolta del testo di Ebrei. Il predicatore in questo capitolo ci presenta in accenno la tematica del sacerdozio, con particolare riferimento alla funzione mediatrice del sommo sacerdote. Dal v. 11 esorta a scegliere di diventare adulti nella fede. Tre brevi sezioni compongono il testo:
La preghiera del Padre nostro credo compendi l’insegnamento di questo capitolo. Ciò che chiediamo nella preghiera si compie nel Figlio. Egli è la perfetta adesione alla volontà del Padre, la perfetta santificazione del nome di Dio, l’efficace remissione dei peccati e la vittoria sul male. Pregare con la fiducia di Gesù ci unisce al mistero del suo regno che si compie qui in terra, come già è vero in cielo.
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
Continua...