Paralleli e rimandi:
Gb 11,8 | Sal 6,6; 30,4; 86,13; 94,17; 139,8 | Sap 2,1 | Qo 9,10 | Sir 21,10; 48,5 | Ct 8,6 | Is 53,11-12; 57,9 | Bar 2,17 | Os 13,14 | Mt 11,23; 16,18 | Lc 1,79; 10,15 | Fil 2,10 | 1Pt 2,21-24 | Ap 1,18; 20,14
Ferventi nel bene (v. 13) è l’invito di Pietro in questa parte della lettera. I cristiani sono chiamati a dare buona testimonianza di fede, anzitutto con la vita buona e anche con la beatitudine di saper sopportare le persecuzioni, come già Cristo ha fatto.
In questi versetti alcune parole gancio aiutano a sviluppare la riflessione sull’attesa che l’anima ha di Cristo e ciò in due sensi: l’anima dei viventi e quelle dei defunti:
Questo schema circolare che intravedo credo aiuti la meditazione di alcune verità fondamentali di fede. Anzitutto l’opera di Cristo è in favore dell’umanità. Non siamo davanti al Dio dei filosofi distaccato e indifferente. Secondo fondamentale è l’antica dottrina dello scambio (nota personale: mi affascina fin dalla tesi di baccellierato). Essa è formulata su base biblica da diversi Padri e scelgo di riassumerla con l’espressione di Leone Magno: “seguendo Cristo nostro unico maestro che si è fatto ciò che noi siamo per elevarci a ciò che lui è”. Atanasio, Ireneo, Agostino, Padri precedenti e successivi a Leone, hanno indagato e illustrato questo mistero.
Alcune parole chiave del testo:
Paralleli e approfondimenti
Il discorso della montagna si apre con le "beatitudini" quasi autoritratto di Gesù e invito al discepolo che vuole seguirlo più da vicino a sperimentare la consolante certezza che il Regno dei cieli è già qui
Continua...La parola aramaica utilizzata per dire agnello talya’ ha anche il significato di servo/ragazzo (reminiscenza del sacrificio di Isacco, Gen 22,2-9). È allusione all’agnello pasquale poiché Cristo è salva dalla morte eterna per condurre alla vita di Dio.
Continua...Dio è benedizione e pace. Egli comunica se stesso e può essere portato ai fratelli quando l'uomo custodisce e dona vita e pace.
Continua...