Geremia 1,1-3 - Parole di Geremia

Geremia 1,1-3 - Parole di Geremia

Geremia 1,1-3
Parole di Geremia


1 Parole di Geremia, figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che risiedevano ad Anatòt, nel territorio di Beniamino.
2A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, l'anno tredicesimo del suo regno, 3e successivamente anche al tempo di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undicesimo di Sedecìa, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme, avvenuta nel quinto mese di quell'anno.

(Bibbia CEI 2008)

Commento:

Geremia 1,1-3


L’introduzione del libro di Geremia contestualizza la predicazione del profeta. In questi versetti il redattore colloca l’opera dell’uomo di Dio in una storia dai confini precisi. Il testo di Geremia è stato tramandato in due versioni, greca ed ebraica che - nonostante le differenze - ci consegnano l’opera del profeta come una delle più estese (è il testo più lungo dell’AT), grandi (insieme ad Isaia ed Ezechiele) e fondamentali (tocca molte delle questioni fondanti della teologia di Israele come l’Alleanza, l’idolatria, le deportazioni, il ritorno e il senso della storia).  

  • Parole di Geremia. «Parole di Geremia» e «parola del Signore» si intrecciano nel libro. Introducendo così il testo sembra che ci troveremo davanti a una raccolta di insegnamenti e detti o comunque davanti all’opera di un’autore che coincide con il protagonista del testo stesso. Il libro unisce più generi letterari e più tipologie di testo, dalla poesia alla narrazione, dall’invettiva al lamento. Sono dunque parole di Geremia sia la parola di Dio che gli è rivolta, sia la vita stessa del profeta che incarna quella parola e per essa soffre e lotta tenacemente. Geremia è parte della genesi del testo nel senso che è attorno al profeta concreto che nacquero le cronache e le collezioni che ora troviamo qui unite insieme e che la storia delle redazioni ci consegna come ispirato frutto maturo.
  • Chelkia, Anatòt, Beniamino, Giuda, Gerusalemme, deportazione. La trama del testo si muove in due dimensioni: storico-temporale e geografico-spaziale.
    • Dimensione tempo: La storia in cui è inserito è quella del popolo di Israele stretto tra le volontà di dominio degli Egiziani da una parte e dei Babilonesi dall’altra. Gli Israeliti si mostrano infedeli a Dio sia in terra straniera, che in patria. L’anno tredicesimo del regno di Giosia è il 627 a.C. circa. Sedecìa è Mattania di 2Re 24,17 al quale il re di Babilonia aveva cambiato il nome. La deportazione di cui leggiamo è quella del 587 a.C. circa. Il profeta è stato chiamato da Dio tra la giovinezza e la maturità, opera per circa quarant’anni e muore tra il 582 e il 582 circa. Significativo è l’arco di tempo quarantennale tra il 627 e il 587, legame simbolico con la teologia deuteronomistica della quale Geremia condivide il richiamo alla fedeltà verso il Signore e all’unicità di Dio.
    • Dimensione spazio: Anatòt è poca distanza da Gerusalemme, il termine “deportazione” invece richiama l’esperienza della separazione radicale dalla città santa. Sembra che in pochi versetti si voglia indicare la sorte di chi vive lontano dalla fedeltà al Signore. Come l’agire del profeta è innervato dalla parola di Dio tanto da essere presentato vicino alla città santa, così al contrario dei dominatori idolatri già sappiamo che saranno strappati da ciò che credono di possedere e saranno causa del male anche per il loro popolo.
  • A lui fu rivolta la parola del Signore… e successivamente ancora. Due volte si dice che Geremia riceva la parola del Signore (v. 2 e v. 3). Sappiamo bene che il colloquio intimo del profeta con Dio è una costante della sua vita. Infatti, le due occorrenze indicano simbolicamente l’inizio e la fine dell’attività profetica, come a voler dire che Geremia ha vissuto tutta la sua vita alla luce della parola di Dio.

Anche al di fuori di questo libro troviamo parole di Geremia (2Cr 35-36) e richiami nel NT nel Vangelo di Matteo (2,17; 27,9).


Altri riferimenti: 2Cr 36,22; Esd 1,1; 2Mac 2; 15,14-15; Sir 49,7; Bar 5; Dn 9,2; Mt 2,17; 16,14; 27,9.

Geremia 1,1-3 - Parole di Geremia

L'apertura del libro di Geremia colloca il profeta nelle dimensioni spazio-temporali della sua attività. Quarant'anni, numero caro alla teologia deuteronomista, e vicinanza/lontananza da Gerusalemme

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