Efesini 1,15-19 La sovranità di Cristo

Efesini 1,15-19 La sovranità di Cristo

Efesini 1,15-19
La sovranità di Cristo



15 Perciò anch'io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi, 16 continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; 18 illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi 19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l'efficacia della sua forza e del suo vigore.
(Bibbia CEI 2008)

Commento:

Efesini 1,15-19


Chiusura del primo capitolo sono i testi profondi sulla lode della fede degli Efesini (15-19) e l’intronizzazione di Cristo capo della Chiesa e di tutte le cose (22-23).

Nei vv. 15-19 l’autore rende grazie per fede di questa comunità e dichiara di pregare perché possano ricevere lo spirito che li apra ancora di più alla conoscenza del Signore. Ci troviamo davanti a due interessanti prospettive di teologia e antropologia.

  • Teologia. Considerando questi versetti, teologia è ciò che ci viene trasmesso sul mistero di Dio che si rivela a noi. Non conosciamo Dio perfettamente (lo spirito di sapienza e rivelazione del v. 17 è sempre da chiedere), ma possiamo balbettare su di Lui perché Egli stesso si rivela a noi. Come si rivela?
  • Signore Gesù: Gesù è dichiarato Signore, il titolo più alto tra tutti. È propriamente pasquale (Gv 20,13.28; Fil 3,8) e sulle labbra di Elisabetta come profezia (Lc 1,43). Gesù è Signore, cioè unico al di sopra di tutti (v. 22). Il signore (kyrios) è il padrone di casa, il padre di famiglia, il marito, colui che provvede alla casa. Dio più volte aveva affermato la sua signoria e il profeta che meglio ci ricorda questa verità è Elia. È lui che sul monte Carmelo gridò: “YHWH è il Signore!” (1Re 18).
  • Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo: frequente nella Scrittura è l’appellativo “Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe” (Es 3,6). Ora leggiamo questa meravigliosa espressione che conferma e approfondisce il mistero di Dio. In che senso? Dio è proclamato dei patriarchi quando si sottolinea che fa promesse di bene e le porta a compimento. Ora Dio è detto “di Gesù” perché Gesù è il compimento delle promesse fatte ai padri, infatti aveva detto di sé: “non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento” (Mt 5,17).
  • Il Padre della gloria: Dio è anche gloria perché splendore (Sap 13,5) di tutto quanto esiste e splendore che fa splendida la vita.
  • Sua eredità, sua potenza, sua forza, suo vigore: Dio è vivo e fa vivere in eterno.
  • Antropologia. Per antropologia intendiamo la riflessione sulla persona umana di questi versetti. Il modello di umanità presentata è nella categoria della figliolanza. L’umanità è capace di amore reciproco (v. 15), di pregare intercedendo l’uno per l’altro (v. 16), di ricevere lo spirito di Dio (v. 17), centro è il cuore (v. 18) e il rapporto di figliolanza è detto “eredità” (v. 19 - l’erede è il figlio). Due note:
  • Cuore: è il centro vitale, il luogo in cui si conosce Dio. Lontani da ogni tentazione gnostica (l’intelligenza come unica possibilità di verità su Dio), il cuore è il centro insondabile, punto di convergenza dell’intelletto, delle emozioni, della memoria e della volontà in cui la grazia (spirito di sapienza del v. 17) dona di conoscere speranza, tesoro e potenza di Dio.
  • Erede: il figlio è l’erede. La grazia di Dio è potente e consiste nell’essere stati innalzati a stretta parentela con lui (1,11) e di sedergli accanto (2,6). Il tesoro di gloria dato in eredità (v. 16) è essere a Dio graditi come gloria (1,12); la stessa gloria che ha dato al Figlio (Gv 17,22-23) è riversata sulla Chiesa.


Paralleli e riferimenti

Testo parallelo come sinottico: Colossesi 1

Dio è Signore (1Re 18; Salmo 89; 110; Geremia 16,21; 32,18)

Gesù è Signore (Matteo 12,8 // Marco 2,28 // Luca 6,5; Romani 12; 1Corinzi 12; Apocalisse 19)


Efesini 1,15-19 La sovranità di Cristo

L'autore della lettera agli Efesini loda il Signore per la fede della comunità e prega perché questi ricevano la grazia che fa comprendere più profondamente il mistero di Cristo che chiama a essere eredi del regno dei cieli.

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