Atti 1,6-8 L'Ascensione

Atti 1,6-8 L'Ascensione

Atti 1,6-8
L'Ascensione



6 Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: "Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?". 7 Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, 8 ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra".
(Bibbia CEI 2008)


Commento:

Atti 1,6-8


Questi versetti ci rimandano alla conclusione del Vangelo di Luca (24,44-49) dove Gesù è insieme ai discepoli, li apre alla comprensione delle Scritture, li fa testimoni e promette che riceveranno lo Spirito di potenza dall’alto. Il v. 6 è come un gancio tra Atti e Vangelo, riportandoci all’ambiente dell’ultimo incontro terreno.

Alcune parole chiave:

  • Ricostituire il regno di Israele. L’attesa espressa in questa domanda riflette quella di tutto il popolo di Israele: liberazione dal dominatore straniero e ricostituzione del della libertà. Perché in questa frase si lascia intendere un potere terreno per Gesù? Le risposte sono semplici e non banali.
    • Gesù aveva predicato il regno. Contemporaneamente altri avevano predicati liberazioni, anche per mezzo di ribellioni (Teuda At 5,36).
    • Tra i discepoli di Gesù c’era Simone detto lo Zelota (Lc 6,14 // At 1,13). Gli zeloti erano un gruppo notoriamente ribelle contro i Romani.
    • Tra le tentazioni che subisce Gesù c’è quella del potere sui regni del mondo (Lc 4,5-8). Il maligno mente affermando che siano suoi: mondo e storia sono di Dio!
    • Alcune parole di Gesù sul ritorno nella gloria, potrebbero aver lasciato la porta aperta al fraintendimento. In Mc 9,1 Gesù afferma che alcuni di loro avrebbero visto in vita il regno di Dio e in Lc 21,32 la realizzazione sembra imminente.
    • In Giovanni 18,33-38 il colloquio tra Gesù e Pilato è su cosa Gesù sia re.

Gesù però non ha predicato un regno terreno come o contro uno dei domini del mondo. Giovanni ci racconta che dopo la moltiplicazione dei pani, scappa per non essere incoronato re (Gv 6,15). Gesù inoltre ha detto con chiarezza che il tempo e il momento dell’avvento del regno non è dato da conoscer a nessuno se non al Padre (Mc 13,32). Come venirne fuori da queste posizioni? Due risposte:

  • “Il mio regno non è di questo mondo… io sono venuto per dare testimonianza alla verità” (Gv 18) e “di me sarete testimoni a Gerusalemme… fino ai confini della terra” (v. 8) sono parole di Gesù. Il suo regno non è un dominio terreno.
  • Gli apostoli avranno per sempre con loro Gesù (Mt 28; Lc 24) espressione parallela a “riceverete forza dallo Spirito Santo” (v. 8 riferito a Pentecoste At 2). Il suo regno è una realtà dinamica sempre presente e da accogliere, attuale e nuova.
  • Gerusalemme, Giudea, Samaria e fino ai confini della terra. È la mappa ideale che vedremo svolgersi nel libro degli Atti. Questo versetto descrive un allargarsi progressivo in più riprese. In At 8 leggeremo il passaggio alla Samaria e successivamente l’estensione della missione al mondo intero fino a Roma.

Spiritualmente questo punto finale è molto forte. Interpreto: Gerusalemme è il luogo esistenziale in cui ho scoperto il Signore vivo. Giudea e Samaria, riconciliate grazie a Gesù, sono le ferite della mia storia sanate dal risorto. I confini della terra sono il decidersi per la propria vocazione. Vivere la vita a cui il Signore sta chiamando.


Paralleli e riferimenti

I tempi di Dio (Daniele 2,21; Matteo 24, 36; 1Tessalonicesi 5,1-2)

Promessa dello Spirito (AT: Isaia 32,15; Ezechiele 11,19; 36,26; Gioele 3,1; Zaccaria 12,10; NT: Luca 3,16; Giovanni 14,15; 15,26; Atti 11,16) 

Gesù con loro per sempre (Matteo 28,19; Giovanni 14,18)


Atti 1,6-8 L'Ascensione

Gesù prima di ascendere al Cielo risponde ai suoi sull'attesa della ricostituzione del Regno. Gesù non è un dominatore politico, ma il liberatore degli oppressi, il proclamatore degli atti di figliolanza degli uomini per Dio

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