È una composizione sicuramente tardiva poiché richiama diversi passi della Scrittura, specialmente altri Salmi. Esso dimostra che c’è una fede viva nel popolo orante, nutrita dalla singolare fiducia in Dio soltanto.

Il salmo è alfabetico; come un acrostico dell'alfabeto ebraico esalta la grandezza e misericordia della regalità di Dio. Tutte le parole dell'uomo siano una lode al Signore che custodisce provvidamente i suoi fedeli e disperde gli empi.

Tu mi scruti e conosci, tu guidi tutte le mie vie. Il salmista loda il Signore che nella prescienza, onnipresenza e provvidenza ha cura di tutti i suoi figli. Nulla gli è nascosto e anche le tenebre per Lui sono come luce.

Nel dialogo interiore con la propria anima l'orante invita se stesso e poi tutto il creato a benedire il Signore per la sua misericordia. L'uomo è passeggero, ma la misericordia del Signore è eterna e Egli dona nuova giovinezza ai suoi fedeli.

Il Signore è il mio pastore, non temo alcun male... perché tu sei con me. Tutta la serenità e la possibilità di pensare il proprio futuro è garantito dalla pace che viene dal sapere di essere nelle mani del Signore