La misericordia rigenera

La misericordia rigenera

Domenica in Albis o
della Divina Misericordia

II Domenica di Pasqua
Anno A - 19 aprile 2020

AT 2,42-47; SAL 117; 1PT 1,3-9; GV 20,19-31

Dalla Scrittura (1Pietro 1,3):
"Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
nella sua grande misericordia ci ha rigenerati,
mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti,
per una speranza viva".

La comunità luogo del risorto

Al centro di questa domenica che chiude l'Ottava di Pasqua almeno due tematiche possiamo riconoscere donate alla nostra meditazione: fede e misericordia. Certo la Scrittura è più ricca di quello che si può dire su di essa, ma entriamo delicatamente nel vivo di quello che ci vuole comunicare oggi. Nella prima lettura il gioco tra singolare e plurale descrivere un’immagine della Chiesa primitiva unita, serena e concorde. Protagonisti non sono soltanto gli apostoli, ma tutti i credenti. La Chiesa infatti, è definita come un insieme: essa è comunità, assemblea. A un livello comunitario unisce l’insegnamento, ripetere i gesti e le parole di Gesù, pregare nel tempio e nelle case. A un livello personale invece, ognuno incarna lo stile di fraternità che fa essere un unico corpo, per cui pur vivendo ciascuno nelle proprie case, si è realmente un’unica comunità. 


Fede come forza

La fede nel risorto dà forza a questa comunità, come testimonia Pietro nella seconda lettura. Per la misericordia di Dio si conosce Gesù Cristo e nel disegno misericordioso del Padre la risurrezione di Gesù è un dono che trasforma la vita. Possiamo intendere questa espressione secondo due declinazioni: la risurrezione trasforma la vita fisica per cui l’uomo realmente morto è lo stesso realmente risorto; la risurrezione trasforma la vita del credente prima della morte fisica, infatti essa rigenera ad una esistenza nuova.
Caratteristica principale di questa esistenza nuova è la fede che fa stare in piedi. Il racconto del miracolo della guarigione dello storpio al Tempio ascoltato nei giorni passati, è un chiaro esempio della forza della risurrezione che rigenera i vivi.

Misericordia e fede

Nel Vangelo fede e misericordia sono il dono del risorto ai suoi discepoli riuniti insieme. È proprio l'essere insieme che fa la differenza, come succede per Tommaso. Nella prima apparizione al cenacolo egli era assente. Gesù si manifesta vivo e confermando l’annuncio delle donne, dona la fede ai discepoli riuniti. È significativo che l’assente non riceva lo stesso dono, nonostante la testimonianza degli amici. Tommaso lo riceverà quando sarà tornato a stare insieme alla comunità, infatti aveva insegnato il maestro: “dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20).
La misericordia di Gesù sta nel fatto che non aspetta che Tommaso raggiunga la consapevolezza o sia persuaso con discorsi: lui stesso raggiunge il discepolo. La misericordia, come un protendersi dal grande verso il misero, è Gesù in persona che scende verso l’incredulità di Tommaso e chiamandolo per nome, rialza il suo credere verso il maestro e signore.
La comunità è insieme il destinatario dell’annuncio della risurrezione e della misericordia. La misericordia è lo metodo dell’annuncio. La Pasqua è il dono per tutti. Come affermavo anche Domenica scorsa, l’opera della Trinità è la Pasqua e questa è tanto la risurrezione dai morti, quanto la rigenerazione dei vivi.

Domenica della Divina Misericordia

Questa domenica è anche detta della Divina Misericordia per il ricordo delle rivelazioni di Gesù a suor Faustina e la decisione di san Giovanni Paolo II. Sia per noi un accogliere Gesù che scende a farsi toccare, raggiungendoci ovunque noi siamo. Come a Tommaso, anche per noi desidera rinnovare il dono della fede nella sua Pasqua e far sì che la nostra sia una vita da risorti, da credenti in piedi. Meditando sulla Scrittura odierna, chiediamo che cresca in noi la certezza della sua presenza viva e il dono della sua misericordia sia alimento per la nostra speranza.


Il Signore non voleva trasferire la fede della resurrezione in un'altra forma e in un corpo diverso da quello che aveva preso dalla santa Vergine e con il quale morì e fu crocifisso, secondo le Scritture, poiché la morte regnava soltanto sulla carne dalla quale fu cacciata. Se il suo corpo, infatti, non resuscitò, quale morte fu vinta?
San Cirillo di Alessandria, Commento al Vangelo di Giovanni 20,20.

La misericordia rigenera

Fede e misericordia al centro del messaggio odierno. La risurrezione è forza che mette in piedi. Essa è forza per i morti e per i vivi. Gesù è morto ed è vivo. Tommaso e tutti i credenti sono vivi e rigenerati dalla forza della risurrezione.

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