Salmo 95 (94) 1 Venite, cantiamo al Signore, 2 Accostiamoci a lui per rendergli grazie, 3 Perché grande Dio è il Signore, 4 Nella sua mano sono gli abissi della terra, 5 Suo è il mare, è lui che l'ha fatto; 6 Entrate: prostràti, adoriamo, 7 È lui il nostro Dio Se ascoltaste oggi la sua voce! 9 dove mi tentarono i vostri padri: 10 Per quarant'anni mi disgustò quella generazione 11 Perciò ho giurato nella mia ira: (Bibbia CEI 2008) Il Salmo 95 è nella quarta parte di cinque del libro dei Salmi. Il Salmo è fondamentale nel Breviario per l’utilizzo quotidiano nell’invitatorio del Salterio. Non abbiamo una datazione facilmente individuabile. Sembra per lo più un testo pensato per invitare alla buona disposizione nella preghiera liturgica, come lasciano intendere le quattro esortazioni: cantare, acclamare, adorare e ascoltare. L'invito generale affinché il cuore non sia indurito è valido per tutti i tempi. Il testo è in due parti (vv. 1-7; 8-11); a loro volta così divise: 1-5 e 6-7; 8-9 e 10-11. Il Signore è la roccia della salvezza (v. 1b). Riportare al cuore la grazia che viene da Lui e la memoria che la nostra vita è nelle sue mani ci salva dal cuore indurito, che non sa accogliere il riposo divino.
Non indurite il cuore
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acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
a lui acclamiamo con canti di gioia.
grande re sopra tutti gli dèi.
sono sue le vette dei monti.
le sue mani hanno plasmato la terra.
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
8 «Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere.
e dissi: "Sono un popolo dal cuore traviato,
non conoscono le mie vie".
"Non entreranno nel luogo del mio riposo"».
Commento:
Il v. 7c "Se ascoltaste oggi la sua voce" fa da gancio tra la prima e la seconda parte del Salmo. Potremmo leggerlo come la conclusione dell'invito alla preghiera da parte del salmista, ma anche come l’incipit delle parole del Signore in 8-9. Il pronome “sua” fa preferire la prima possibilità. Il Salmista come ha esortato a inneggiare, acclamare e adorare, così invita ad ascoltare.
Paralleli e approfondimenti
© Cosimo Quaranta



















