1 Giovanni 4

Dio è amore

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vv. 7-16

7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. 10 In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
11 Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
12 Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. 13 In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. 14 E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. 15 Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. 16 E noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
© Testo a cura della CEI consultabile su bibbiaedu

Paralleli e rimandi:

Lv 19,18 | Tb 4,13 | Pr 17,17 | Sir 7,35; 27,17 | Mt 3,4; 5,43-46; 19,19; 22,39 | Mc 12,31 | Lc 3,11; 10,27 | Gv 1,18; 3,16-18; 6,54-56; 10,10; 13,35; 15,12-17; 17 | Rm 5,5; 8,32; 12,10; 13,8-10 | 1Cor 10,17 | Gal 5,14 | Ef 4,2 | 1Ts 3,12; 4,9 | Eb 13,1 | Gc 2,8 | 1Pt 1,22; 2,17 | 2Pt 1,5 | 2Gv 5 | Ap 3,20

Dio amore (v. 16) è il centro della rivelazione divina. L’Amore è da Dio (v. 7): è il dono che fa di se stesso nel Figlio (vv. 9 e 14) e nello Spirito (v. 13). In questi versetti per due volte si parte dall’amore reciproco per giungere alla contemplazione di Dio e, infine, alla confessione di fede in Gesù. Cammini spirituali:

  • Amore reciproco - Dio amore 1 - vv. 7-10. Chi desidera conoscere Dio, deve vivere l’amore fraterno perché l’amore è da Dio e Dio è amore. Bellissimo che Giovanni dica il motivo dell’amore. Ma l’amore ha dei motivi? Non è già gratuito perché amore? Che cosa deve essere l’amore perché sia riconosciuto tale? L’amore legato o costretto non è amore. L’amore che sceglie di legarsi a qualcuno, liberamente, per far vivere, è amore perché può sprigionare la carica che lo fa essere se stesso. Può una legge comandare a due innamorati il modo di manifestare l’amore reciproco? Non è piuttosto nella natura del bene effondersi cercando la crescita del bene proprio e altrui? Così accade che due innamorati si donino reciprocamente non per legge o per calcolo, ma per quella carica libera e spontanea che chiamiamo amore e che tende a far crescere il bene e la vita. Dio ha fatto lo stesso verso noi. Il modo di amare di Dio è il Figlio. Non lo ha risparmiato (Rm 8,32) e lo ha mandato nel mondo per salvare il mondo (Gv 3,16-18). Il Figlio ama “i figli” e, per far crescere il bene e la vita vera (Gv 6,54; 10,10), prende su di sé e annienta i peccati (v. 10).
  • Amore reciproco - Dio amore 2 - vv. 11-14. “Conoscere” Dio è l’espressione di intimità che abbiamo letto nei versetti precedenti. “Vedere” Dio è centrale in questi (v. 12) ed è uno dei motivi della lettera (1,3; 3,2). Chi può vedere Dio (Es 33,20) se non il Figlio di Dio (Gv 1,18) che è Dio e lo può rivelare? Noi possiamo finalmente vedere e conoscere Dio perché abbiamo dalla nostra parte la mediazione del Figlio e dello Spirito Santo. Perché possiamo? Cosa ci rende abili e capaci? La risposta è evangelicamente e spiritualmente profonda e semplice: perché Gesù ha pregato per noi (Gv 17). La grazia della visione e della conoscenza è possibile per ogni anima fedele perché Dio ne ha desiderio (Ap 3,20) e ha riversato lo Spirito nei nostri cuori come speranza della vita cristiana (Rm 5,5) e nostra guida (Rm 8,14-17).
  • Confessare la fede - vv. 15-16. Il Figlio che i discepoli hanno visto (v. 14) si fa accessibile (Gv 6,56) anche a noi ed è il fondamento della vita cristiana. Tutta la vita cristiana ha un fondamentale insostituibile che è Cristo. Ora Giovanni ci dice che confessarlo nella fede significa rimanere nell’amore e conoscere Dio.

Rimanere nell’amore di Dio è inseparabile dall’amore reciproco. San Massimo il confessore afferma: “La carità va considerata senza dividerla tra carità verso Dio e carità verso il prossimo. Infatti, la carità è unica, tutta intera; è dovuta a Dio, ma unisce gli uomini gli uni agli altri”. Ecco infatti che, benché molti, nella comunione con Dio carità/amore, diventiamo realmente uno (1Cor 10,17).



Paralleli e approfondimenti

  • Amore fraterno: Lv 19,18; Tb 4,13; Pr 17,17; Sir 7,35; 27,17; Mt 3,4; 5,43-46; 19,19; 22,39; Mc 12,31; Lc 3,11; 10,27; Gv 13,35; 15,12-17; Rm 12,10; 13,8-10; Gal 5,14; Ef 4,2; 1Ts 3,12; 4,9; Eb 13,1; Gc 2,8; 1Pt 1,22; 2,17; 2Pt 1,5; 2Gv 5



© don Cosimo Quaranta

Quando si usa nella preghiera questo testo?

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  • Spirito Santo

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